Apparato respiratorio cane e gatto

Nel capire le problematiche dell’apparato respiratorio del vostro cane o del vostro gatto ci penserà lo Staff di Endovet Roma.

Con l’arrivo della stagione invernale, l’aumento dell’umidità e la diminuzione delle temperature, l’apparato respiratorio viene messo a dura prova. Queste condizioni climatiche favoriscono infatti l’insorgenza di patologie a carico dell’apparato respiratorio anche nei nostri amici a 4 zampe.

Endoscopia respiratoria

L’esame endoscopico è una procedura mini-invasiva che attraverso l’utilizzo di videoendoscopi di dimensioni adeguate alla taglia del paziente, permette la visualizzazione diretta dal suo interno delle vie respiratorie alte e basse. Nello specifico la rinoscopia anteroposteriore consente l’esplorazione delle cavità nasali (naso anteriore) e del rinofaringe (naso posteriore). La laringotracheobroncoscopia consente la visualizzazione della laringe, della trachea e dei bronchi principali e subsegmentali esplorabili.

Nel cane e nel gatto l’esame viene eseguito con il paziente in anestesia generale, senza causare alcun tipo di disagio o dolore.

L’endoscopia respiratoria è una tecnica diagnostica che consente di esaminare i diversi distretti esplorati valutandone la morfologia e la tipologia di lesioni (neoformazioni, erosione, stenosi) quando presenti e di raccogliere piccoli campioni di mucosa (biopsie) da sottoporre ad esame citologico e istologico. E’ possibile eseguire il lavaggio broncoalveolare (BAL) da sottoporre ad esame citologico e/o colturale.

La raccolta dei campioni da analizzare ha lo scopo di ottenere una diagnosi precisa della patologia in atto ed impostare una terapia mirata.

Endoscopia respiratoria
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Endoscopia interventistica respiratoria nel cane e nel gatto

Attraverso l’esame endoscopico dell’apparato respiratorio è possibile effettuare anche interventi terapeutici mini-invasivi come ad esempio:

  • la rimozione di corpi estranei nasali, rinofaringei, tracheali, bronchiali;
  • la dilatazione di stenosi rinofaringee, tracheali;
  • l’applicazione di stent rinofaringeo
  • la citoriduzione mediante tecnica laser (Debulking) di neoformazioni nasali, rinofaringee, tracheali;
  • la stadiazione morfologica e la chirurgia correttiva della sindrome brachicefalica (BOAS)
Endoscopia interventistica respiratoria
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Sindrome brachicefalica

La Sindrome Brachicefalica o sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori (BAOS) è una condizione patologica complessa che determina ostruzione grave e progressiva delle vie aeree superiori.

Le razze canine e feline colpite dalla BAOS sono state selezionate negli anni privilegiando l’aspetto estetico rispetto a quello funzionale.

Cani brachicefali: quali razze?

  • Bulldog inglese
  • Bouledogue francese
  • Carlino
  • Shit-zu
  • Boxer
  • Gatto Persiano
  • Bristish Shorthair

Tutti gli animali appartenenti alle razze brachicefaliche sono da considerarsi “presumibilmente malati”, ed è un atteggiamento pericoloso e superficiale considerare il respiro rumoroso, l’affaticabilità, il russamento, il rigurgito come condizioni “normali” nei cani appartenenti a queste razze.

Proprio perché parliamo di una sindrome e non di un’unica malattia è fondamentale eseguire un corretto inquadramento clinico e diagnostico in modo da poter fare una gestione nel complesso del paziente brachicefalico e delle patologie aereo/digestive connesse alla sindrome.

A tal fine è opportuno eseguire la Stadiazione endoscopica della sindrome brachicefalica che ha lo scopo di valutare, con il paziente in anestesia generale, quali sono le alterazioni anatomiche respiratorie e digestive con cui è nato (alterazioni primarie) e quelle che si sono verificate con il tempo (alterazioni secondarie). L’esame endoscopico è essenziale per valutare la gravità del paziente consentendo di stabilirne la prognosi ed impostare l’approccio terapeutico (medico e/o chirurgico) più efficace.

Non è realistico pensare che la sola terapia medica e/o chirurgica possa risolvere tutte le problematiche del paziente considerando la complessità della sindrome, ma è auspicabile che dopo un corretto inquadramento clinico e diagnostico si possa fare una gestione del paziente brachicefalico più accurata.

Sindrome brachicefalica
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Visita respiratoria nel cane e nel gatto

Che cos’è e quando andrebbe effettuata?

È una visita medica che viene eseguita dal medico esperto in patologie respiratorie, branca della medica veterinaria che si occupa della cura e della gestione delle malattie dell’apparato respiratorio (naso anteriore e posteriore, laringe, trachea, bronchi, polmoni).

Le patologie respiratorie sono di comune riscontro nel cane e nel gatto. Possono colpire animali di ogni età, sesso o razza, e si manifestano con sintomi che spesso a causa di luoghi comuni consolidati vengono erroneamente considerati normali.

La visita respiratoria andrebbe effettuata quando sono presenti uno o più di uno di questi sintomi:

  • Starnuto
  • Scolo nasale
  • Starnuto inverso
  • Respiro russante o rumoroso
  • Intolleranza all’esercizio
  • Modificazione del tono dell’abbaio (afonia)
  • Tosse con o senza tentativo di espettorazione (retching)
  • Dispnea
  • Condizioni di ipossia (lingua o mucose grigio/blue)

Se queste manifestazioni si presentano in maniera ricorrente, possono indicare la presenza di una malattia respiratoria che, se sottovalutata, può portare a conseguenze anche gravi.

Come si svolge?

Componente essenziale della visita respiratoria è la raccolta delle informazioni riguardanti la storia clinica del paziente (anamnesi recente e remota). Oltre alla descrizione dei sintomi, è spesso utile sapere dove vive l’animale e il suo stile di vita, malattie pregresse e concomitanti, terapie farmacologiche eseguite.

Per agevolare la definizione del segno clinico, spesso può essere di aiuto mostrare al medico veterinario foto o filmati della sintomatologia riferita, oltre a tutta la cartella medica in possesso del paziente.

Al termine della visita clinica, il medico valuterà se impostare una terapia farmacologia o eseguire specifici esami (esame del sangue e delle urine, esame delle feci, radiografia, ecografia, endoscopia...) per raggiungere una diagnosi accurata, prima di intraprendere una terapia specifica.

La durata della visita è generalmente di circa 1 ora.

Visita respiratoria nel cane e nel gatto
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